Matrioska, GenerAZIONI

Poetiche Urbane

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da Elisa Favilli

Docente

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Martedì 26, dalle ore 8,30 alle ore 13,30, Piazza della Chiesa e Piazza Guerrazzi, il centro storico di Cecina, si trasformerà nel palcoscenico dove andranno in scena le azioni poetiche di una  guerriglia pacifica di 10 classi, che delle Leonardo da Vinci dell’IC Carlo Cassola, coinvolgeranno la popolazione nella loro lotta contro la violenza contro le donne.

All’interno dell’evento Matrioska, Ogni Giorno Senza Violenza, promosso dall’associazione Stanze del Sé in collaborazione con i Comuni di Rosignano, Cecina e Bibbona, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, oltre 250 ragazzi accompagnati dai loro professori scenderanno in piazza per dimostrare pacificamente la loro azioni, verso uno dei temi più scontati di questa società contemporanea. 

Ma che cos’è Matrioska? È un progetto nato dal testo scritto da Silvia Mascagni e da questa condiviso all’associazione Le Stanze del Sé. Il testo parla di 7 donne vittima di violenza, una violenza che loro stesse raccontano senza mai alzare i toni, attraverso una confessione che, come la  bambola russa, lascia da ogni cicatrice, dolore, abuso e privazione, uno spazio critico per accogliere  e rilanciare il racconto della donna successiva..Una storia dentro un’altra storia insomma, un tam tam per non abbassare la guardia e per affrontare con coraggio un tema che non deve mai diventare un freddo numeratore che tristemente si aggiorna minuto dopo minuto di un fatto di cronaca nera, ma il concreto e continuo spengersi di una voce, di una persona reale che si affievolisce mentre un’altra, purtroppo ne accoglie il testimone fino a quel momento decisivo in cui TUTTI noi decideremo di interrompere questo telefono senza fili. 

Con una maturità che solo i ragazzi sanno esprimere senza l’ipocrisia con cui noi adulti ci indigniamo, ci arrabbiamo, gridiamo all’orrore, ma poi in sostanza ci nascondiamo nella sicurezza delle nostre case, i ragazzi scenderanno in piazza ed esporranno tutte le donne di cui hanno letto, parlato, discusso e, purtroppo fuori dal racconto di Silvia Mascagni, parlano nella quotidianità delle loro classi e famiglie. 

Chiavi da dimenticare o conquistare per una propria libertà, borse da riempire di una vita nuova, donna che perdono la propria identità, mattonelle che come una vita si possono frantumare in mille pezzi per poi preziosamente ricomporsi, graffi feroci su cuori, uno specchio su cui riflettere se l’immagine che vedo domani sia la mia, palloncini che scoppiano per rivelare quel filo rosso che rimanda al terribile tema dell’infibulazione e ancora altre mille altre parole e azioni che aspettano tutti voi per dire basta ad una violenza che tutti dobbiamo combattere per una rigenerazione che sia veramente un punto definitivo a questa pagina di cronaca nera. 

Elisa Favilli