Leggere è un verbo potentissimo. Perché chi legge accumula desideri, interpreta ruoli, viaggia in ogni luogo, conosce il mondo ma soprattutto ha l’opportunità incredibile di conoscere sé stesso.
Per questo nel nostro istituto, nei diversi ordini e gradi, ma soprattutto nelle scuole secondarie di I grado, incentiviamo la curiosità dei nostri alunni offrendo loro una “appetitosa” scelta di libri da “gustare” per affinare i loro palati.
Nonostante il ministero preveda la lettura, lo studio e l’analisi delle pietre miliari della nostra letteratura italiana, nello spazio critico dell’antologia molti di noi insegnanti cerchiamo di ampliare la loro proposta narrativa, offrendo loro l’opportunità di affinare un proprio gusto, al fine di creare in loro una consapevolezza verso ciò che sono e ciò che li rende unici.
Per questo ci sembra corretto creare un progetto che potesse accorciare le distanze tra il mondo fisico che il libro crea nella sua dimensione oggettuale e il mondo creativo e costruttivo, che vede lo scrittore attore protagonista di quel legame non scritto che lega sé stesso con il suo lettore, intraprendendo con esso un viaggio, un’avventura, un patto di imprescindibile fiducia alla fine del quale entrambi usciranno cresciuti.
Nostra prima ospite di questo progetto denominato “Incontri” è stata Linda Traversi. Autrice di Esco un attimo (Luoghinteriori Edizioni, 2018), La panchina delle cose difficili (Einaudi ragazzi, 2022) e Il riparatore dei sogni (Enaudi ragazzi, 2024).
Linda in modo entusiasmante è stata ospite della classe 2L, classe dove molti alunni hanno letto i suoi libri. Qui il confronto è diventato subito intenso. L’autrice cecinese, oggi ravennate per adozione, ha raccontato inizialmente come ha scelto di diventare scrittrice, il suo percorso di vita, di formazione, le scelte strane che la vita spesso ti pone, i segnali che ti offre per portarti a realizzare le tue passioni e come improvvisamente il tempo della scrittura sia diventato il suo spazio dove riconoscere e riconoscersi parte di un sé armonico, sereno e appagato. Ha svelato ai ragazzi come nascono i personaggi, come questi prendono vita, quanto sia fondamentale il supporto critico di un copywriter professionista che inizialmente ti permetta di offrire alla tua storia e a te stessa di affinare quello stile che possa renderti unica nel mare magnum editoriale contemporaneo. I ragazzi non hanno mai mollato l’attenzione, sono rimasti sul pezzo, hanno condiviso emozioni, rivelando a Linda quel sottile filo rosso con cui ogni lettore tesse una propria trama sull’ordito con cui lo scrittore realizza la propria storia. Oltre alla due ore previste per questo incontro l’autrice ha scelto di tornare è di offrire a i ragazzi l’opportunità di creare, in linea con la trama del Riparatore dei sogni, alcune parole dalle quale trarre spunto e creare a loro volta dei loro testi personali, trascorrendo con essi altre due ore. Un’esperienza nell’esperienza, un vissuto dentro un nuovo vissuto, un modo nuovo per strappare nel “a me non piace leggere, ma il suo libro mi è piaciuto tanto” un nuovo lettore, che se pur incerto sta costruendo, lettura dopo lettura la sua personalità.
Elisa Favilli
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