Ieri pomeriggio, nella sala Primetta Cipolli del Palazzetto dei Congressi di Cecina, si è svolta la festa Erasmus mondi. Momento di feste di condivisione per i ragazzi delle scuole secondarie di I grado dei plessi I. C Carlo Cassola e Francesco Guerrazzi di Cecina e Bibbona, che quest’anno hanno avuto, insieme ai propri insegnanti, l’opportunità di fare una mobilità di gruppo all’interno del Programma Erasmus+. Grazie all’Accreditamento per il settennio 21-27, il Programma Erasmus+, attraverso fondi stanziati dalla Commissione Europea, offre a ragazzi e ragazze ai loro docenti l’opportunità di trascorrere un periodo presso una scuola europea, condividendo lezioni ed attività anche prima e dopo la mobilità fisica.
Questo consente di costruire ponti e sperimentare in prima persona cosa vuol dire essere cittadino e cittadina dell’ Unione Europea Ce lo descrivono i ragazzi stessi che ieri hanno raccontato le loro esperienze in Danimarca e in Portogallo, assieme ai loro docenti Lucia Cruschelli, Michela Galligani, Francesco Manciocco e Maurizio Telatin
“È stata un’esperienza che rifarei mille vuole, vorrei tornarci altre mille volte per rivivere questa esperienza, per rivedere ed essere ospite di queste “strane” famiglie” che ci hanno ospitato” e ancora:
”le scuole sono piene di attività laboratoriali, cosa che manca nelle nostre scuole italiane”, mentre in Portogallo “un mondo fantastico, anche se non parlavamo correttamente inglese ci capivamo, ci siamo messi in gioco, affinando la nostra abilità linguistica”, “abbiamo imparato le loro tradizioni, le loro culture e venire via è stato bruttissimo!”.
Dietro questo progetto oltre all’Europa ci sono le famiglie, ma soprattutto i professori e le scuole.
Afferma la preside Cecilia Cariello: “Crediamo profondamente nella cittadinanza attiva e questo progetto vi deve rendere consapevoli di essere “Europa”. Perché voi ragazzi sarete gli adulti di domani, coloro che con il vostro futuro sarete chiamati a ricoprire ruoli che rafforzeranno questa comunità internazionale. Grazie ai professori che quotidianamente, passo dopo passo accompagnano i ragazzi nella loro e nella propria crescita formativa dentro questo immenso progetto che è l’Europa. La preside Startari conferma che: “Questo progetto vede i due istituti comprensivi uniti e non potrebbe essere diversamente. Grazie a questo progetto anche io preside ho avuto l’opportunità di vivere un’esperienza formativa all’estero e ho sperimentato quanto ancora l’Italia debba crescere per garantire alle sue scuole di diventare europee. Non solo per il ruolo che viene riconosciuto ai professori, ma soprattutto per l’offerta didattica che viene proposta ai ragazzi, a partire dai libri gratuiti ai ragazzi, cosa che nel nostro territorio avviene in pochi Comuni si vede Bibbona e Montecatini Val di Cecina, come l’opportunità di creare aule tematiche dove ad ogni professore è permesso di creare un proprio spazio laboratoriale. Queste esperienze ci permettono di crescere, creare gemellaggi, ampliare la nostra visione dirigenziale e perchè no, offrirci l’opportunità di ritornare docenti e riqualificare il nostro sguardo da una prospettiva diversa”. Ovviamente la scuola non esiste senza un territorio e questo si fa forte di due realtà amministrative il Comune di Bibbona e il Comune di Cecina. Il Sindaco Fedeli e l’assessore e professoressa d’italiano Manuela Pacchini sottolineano quanto sia importante parlare di Europa, quanto sia importante per questi ragazzi uscire fuori dai propri limiti locali per parlare e confrontarsi con realtà diverse, ma anche tornare e raccontare queste esperienze con tutto quell’entusiasmo di chi ha visto e vissuto sulla propria pelle tutto lo stupore e l’affetto di chi ospita, cura e desidera dare il meglio della propria cultura. Per l’Assessore alla cultura Michele Bianchi questo progetto risulta fondamentale perché esordisce in un’età precoce, perchè è proprio in questa fase della vita che si modellano i sogni e si possono gettare le basi del domani, oltre tutto è fondamentale sostenere il progetto Erasmus perchè in una fase storica dove in molti vogliono costruire muri, è fondamentale gettare ponti. Concetto quest’ultimo che ci viene ricordato dai ragazzi della 3M e 3G , coordinati dalle professoresse Rita Iacoviello e Maria Luisa Bertocci, che in una splendida performance hanno abbattuto un muro di orribili parole per ricordarci a tutti che l’Europa è fondata su parole solide come libertà, rispetto, uguaglianza, possibilità.
Elisa Favilli
0