Chi era Carlo Cassola
Scrittore italiano (Roma 1917 - Montecarlo, Lucca, 1987)Dimorò a lungo nel Volterrano, dove prese parte alla Resistenza; per molti anni fu professore di liceo a Grosseto; la sua narrativa appare dominata dal motivo della solitudine dell'individuo e della pena di vivere, cui è unico conforto il senso della solidarietà umana: motivo che si è via via arricchito di modulazioni, come nei racconti lunghi o romanzi Il taglio del bosco (1953), Il soldato (1958), Un cuore arido (1961), spesso confluendovi quello ispirato, appunto, alla Resistenza (Fausto e Anna, 1952, 2a ed. 1958; I vecchi compagni, 1953; La casa di via Valadier, 1956; Un matrimonio del dopoguerra, 1957; La ragazza di Bube, 1960, il suo romanzo forse di maggiore impegno).I modi di tale narrativa sono di un realismo asciutto, "oggettivo", riallacciantesi alla tradizione toscana, ma depurato, secondo la lezione di Tozzi e di Bilenchi, d'ogni manierismo bozzettistico, anche se non immune dal pericolo di una certa aridità cronachistica (Il cacciatore, 1964; Tempi memorabili, 1966; Storia di Ada, 1967; Ferrovia locale, 1968), e più "drammatico" che lirico, articolato com'è in dialoghi spesso intonati all'umile livello dei parlanti.Anche negli anni che hanno visto la crisi del romanzo, Cassola continuò a mostrare la propria predilezione per questo genere letterario: Una relazione (1969); Monte Mario (1973); L'antagonista (1976); L'uomo e il cane (1977); Vita d'artista (1979); Il ribelle (1980).L'attività saggistica diventò centrale nella sua produzione dopo che si impegnò attivamente in senso antimilitarista (dal 1979 fu presidente del Movimento per il disarmo unilaterale): Il gigante cieco (1976); La lezione della storia (1978); Letteratura e disarmo (1978); Contro le armi (1980); La rivoluzione disarmista (1983). (www.treccani.it/enciclopedia/carlo-cassola).
La Storia della scuola
Queste sono le principali fasi della costituzione della nostra scuola.